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Osilo - i resti di castello sul tetto dell'isola

Osilo
Contenuti a cura di Gal Anglona Coros
comuni

Osilo

Il caratteristico borgo medievale di Osilo, uno tra i più alti della Provincia di Sassari con i suoi 672 metri di altezza, è arroccato sulla cima più settentrionale del monte Tuffudesu e caratterizzato da un paesaggio di rocce scoscese, colline di macchia mediterranea e terreni di pascolo e boschi.

Il territorio è ricco di angoli suggestivi come la zona del lago e del parco di Bunnari, la valle dei Mulini di San Lorenzo, il bosco di Mannone, le grotte naturali e  le sorgenti, e le pareti rocciose attrezzate con 30 vie di free climbing di varia difficoltà. Fanno parte del territorio comunale le piccole e suggestive borgate rurali di Santa Vittoria e San Lorenzo, con le rispettive chiese campestri di Santa Ittoria ‘e sa Rocca.

L’abitato è dominato dal Castello dei Malaspina, costruito alla fine del XII secolo, di cui si conservano i resti delle mura e le due torri, a conferma della posizione strategica che ricopriva nel passato grazie alla sua altezza, da cui si dominava tutto il golfo dell’Asinara, fino alla costa orientale e i monti del Gennargentu.
Il territorio era abitato fin dall’epoca nuragica come testimoniano i 37 nuraghi censiti e le numerose domus de janas e tombe dei giganti. Il borgo è caratterizzato dalla chiesa dell’Immacolata Concezione del XVIII secolo, dalla chiesa del Rosario, di epoca settecentesca e da quella di S. Maurizio e S. Lucia.

Di grande fascino è sicuramente il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, interamente in pietra a vista, situato colle più alto del Tuffudesu nei pressi del paese da cui si gode una vista panoramica, che risale al 1450. Dei primi del ‘600, la chiesa di S. Antonio, mentre a valle si trovano le chiese di S. Giovanni e Santa Maria de Isacalas da visitare assieme alla Valle dei Mulini e al Bacino di Bunnari.

Nelle fonti di età medioevale è chiamato Ogosilo. Il toponimo, probabilmente è di età preromanica o addirittura protosarda. I primi documenti dei secoli XI XIII secolo ne parlano nella forma Ogosilo, riferendosi ad una serie di piccoli nuclei dèmici rurali, sparsi nella valle di S’ena e facenti parte della cosiddetta Iscolca d’Ogosilo. La presenza del centro abitato è accertata a partire dal 1205 e aveva la funzione di borgo del castello dei Malaspina. Divenne capoluogo di mandamento nel 1859.

L’artigianato locale è caratterizzato dalla produzione dell’abbigliamento tradizionale femminile, fra i più noti e apprezzati dell’isola, insieme alla realizzazione di tappeti e altri oggetti tessili, e i gioielli dell’artigianato artistico realizzati con pietre dure locali. Le produzioni tipiche, legate all’attività di pastorizia e allevamento, conservano la tradizione del pane, dolci, della ricotta e del rinomato formaggio pecorino di Osilo, che rientra tra i prodotti del presidio Slow Food.

Il Santo Patrono di Osilo è l’Immacolata Concezione, si festeggia l’ 8 dicembre di ogni anno insieme alle diverse feste campestri e religiose come le feste di Santa Vittoria, Sant’antonio, San Sebastiano, N.S. di Bonaria e San Lorenzo.

Grande interesse ruota attorno alla Cavalcata Osilese che si tiene dal 31 luglio al 12 agosto e si conclude con la famosa corsa all’anello. Il carnevale osilese di festeggia a febbraio, mentre durante l’estate il paese di anima di altre manifestazioni di carattere artistico e culturale. Da decenni poi la Compagnia Cinema Teatro di Osilo realizza rassegne cinematografiche, cortometraggi e opere in lingua sarda. Ogni anno l’Associazione Salotto Letterario organizza la gara poetica con il Premio Letterario Osilo.

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