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Nulvi - la passione dei candelieri

Nulvi - Sa essida de sos Candhaleris
Contenuti a cura di Gal Anglona Coros
comuni

Nulvi

Il paese di Nulvi è dominato dal monte San Lorenzo e si estende in un territorio collinare, ricco di pascoli, campi coltivati e boschi di querce.

I resti della civiltà antica sono presenti nei quasi 100 nuraghi, localizzati nelle campagne, alcuni inesplorati e da scoprire. Facilmente raggiungibili e di maggiore interesse sono il nuraghe Alvu, quadrilobato e costruito in pietre squadrate bianche attorno al quale si notano numerose costruzioni,  Nuraghe “Orria”, nei cui pressi si trova anche la tomba dei Giganti di Monte Orria, parte integrante di una vera e propria  necropoli, il Pozzo Sacro e il Nuraghe “Irru”.

Il centro del paese, in particolare quello storico, è caratterizzato da molti monumenti religiosi, ad eccezione di Funtana Rosa del 1884, che aveva la funzione di lavatoio comune e abbeveratoio per gli animali.

Le chiese storiche presenti sono: l’Assunta, San Giovanni, Il Monastero di Santa Tecla del XIII secolo, Santa Croce del XV secolo, San Bonaventura, San Filippo, il Rosario del XVI secolo e le chiese campestri di Monte Alma e dello Spirito Santo. Di S.Tommaso rimangono solo gli archi che  poggiano sull’edificio che ospita una mostra etnografica.

Detto anche Nugulbi, il toponimo, composto dalla radice nug-, dal latino noce e dal suffisso, rapportabile al greco albìos, felice, che significa luogo adatto alla coltivazione delle noci. Abitato in epoca nuragica, il sito, non si sa se in maniera continuativa si aggregò in epoca medioevale attorno alla chiesa di San Tommaso. Nel 1859 Nulvi divenne capoluogo di mandamento e nel 1980 una parte del suo territorio si aggregò al comune nascente di Tergu.

Le tradizioni popolari di Nulvi sono da rileggere attraverso i vari ordini e congregazioni religiose che sono stati presenti durante i secoli. Questa presenza religiosa, con otto chiese e due monasteri, ha influenzato la cultura nulvese, con l’intrecciarsi di usanze religiose e pagane.

Il territorio di Nulvi vanta un importante vocazione agropastorale e produttiva e anche la tradizione dei Candelieri, il più importante rito il del paese, rappresenta i lavori tradizionali dell’agricoltura, della pastorizia e  dell’artigianato per i quali si chiede ancora la protezione della Madonna. Lavori che ancora oggi si esprimono nella produzione di formaggi, prodotti caseari e dolciari di altissima qualità.

Sa essida de sos Candhaleris, si svolge ogni anno il 14 agosto, ed è una delle manifestazioni più importanti del paese e di tutto il territorio. I tre simulacri che rendono omaggio alla Madonna Assunta, con un altezza di quasi otto metri e il peso di nove quintali, vengono portati  a spalla da un gruppo di 16 uomini, che ogni anno rinnova il rito antichissimo che affonda le sue radici nel medioevo. I ceri appartengono a tre importanti corporazioni lavorative che sono i Messai, gli Artigiani e i Pastori. L’evento è vissuto dal tutto il paese e dai visitatori con grandissima partecipazione e suggestione, rendendolo unico nel suo genere.

La discesa dei Candelieri è  legata alla festa Patronale di Nulvi: l’Assunta, che si celebra il 15 agosto. Durante l’Ottavario di Ferragosto si svolge tutti i pomeriggi S’Apostuladu, omaggio reso alla Madonna dai confratelli di S.Croce vestiti da apostoli. Gli stessi confratelli animano anche in Quaresima,  nella Settimana Santa e a Pasqua i riti religiosi con canti tramandati oralmente.

Meritano di essere ricordate la festa della Madonna del Rimedio, la festa di Monte Alma, e la Festa di S. Isidoro, nella prima domenica di Settembre, festa degli agricoltori con la partecipazione di cavalieri vestiti in costume, di carri e  trattori addobbati. La cooperativa dei pastori infine organizza la festa di S. Pasquale offrendo la degustazione di ottimi  prodotti locali.

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