Da Alghero a Olmedo: un itinerario “lento” tra storia, gastronomia e cultura.

Partite dal lungomare della città catalana e costeggiando il porto arriverete alle antiche mura della città, perfettamente conservate. Da lì, attraversando le porte, potrete accedere direttamente al borgo medievale dove le stradine di ciottoli e colore vi condurranno alla scoperta di piazzette vivaci, palazzi aragonesi e chiese in stile gotico. Da visitare la Cattedrale di Santa Maria e la Torre di San Giovanni.

Arriviamo ai Bastioni, una tappa obbligata quando si visita Alghero. L’imperdibile passeggiata assicura immagini destinate a rimanere indelebili, come la vista mozzafiato su Capocaccia e sul porto, specialmente all’ora del tramonto. I numerosi locali tipici potranno regalarvi un viaggio di piacere con piatti della tradizione basati sul pescato locale e arricchiti dai vini del territorio.

Dopo avere visitato il Museo del corallo, altra grande ricchezza della città, si parte alla volta della scoperta della civiltà nuragica, per una visita al complesso di Palmavera, alla Necropoli di Anghelu Ruju e alla scoperta delle Domus de Janas (case delle fate), grotte utilizzate come sepolcri fin dalla preistoria.

La scoperta prosegue a Olmedo, centro nato dove nel passato sorgeva un bosco di olmi di cui ancora è possibile trovare qualche esemplare. Il complesso nuragico di Monte Baranta, in cui oggi è possibile ammirare una torre e il villaggio, rimanda a civiltà scomparse e a saperi antichi che potrete ritrovare nella maestria usata nelle produzioni di pane e formaggi, vere perle del territorio. Lasciatevi accogliere dalle tradizioni locali: in estate gli abitanti durante la manifestazione Domos e carrelas aprono le proprie case per accogliervi e farvi conoscere le tradizioni, mostrandovi gli antichi mestieri e le produzioni più importanti del territorio.